Finale locale della CyberChallenge 2022

Il corso si è tenuto due volte alla settimana, per 3 mesi, presso i laboratori informatici del Dipartimento di Matematica e Informatica e ha visto la partecipazione di 20 ragazzi, provenienti dalle scuole superiori del territorio (non solo ferrarese) e dai corsi di laurea in Informatica e in Ingegneria Informatica di Unife.

I 20 ragazzi che, avendo superato una selezione fra oltre 70 iscritti, sono stati ammessi al percorso di formazione, sotto la guida dei docenti hanno appreso i concetti base di crittografia, di sicurezza dei protocolli di rete, di sicurezza hardware e software, di sicurezza nelle comunicazioni web e si sono cimentati e allenati in esercitazioni di attacco-difesa cibernetici, per mettere in pratica le tecniche apprese.

La gara locale di oggi è stata di tipo CTF Jeopardy (Capture-The-Flag Jeopardy): si tratta di una competizione di hacking online, in cui ogni singolo giocatore cerca di “catturare la bandiera”, ossia di violare un certo software o un certo sistema, messo a disposizione dagli organizzatori. Lo scopo della gara è individuare le vulnerabilità e violare le protezioni, attraverso diverse sfide (challenge) che riguardano i vari aspetti della sicurezza informatica: dall'hardware al software, dalle reti al web, alla crittografia. Ogni challenge offre una singola flag e un certo numero di punti nel catturarla, che dipendono dalla difficoltà. Vince il giocatore che guadagna più punti.

Fra i migliori classificati della gara locale verranno scelti i 6 atleti che costituiranno la squadra Unife di Cyber Challenge, con la quale sfideranno le altre sedi nella finale nazionale che si disputerà all'International Training Center dell'ILO di Torino, il 30 Giugno prossimo.

"Siamo molto lieti di aver organizzato e ospitato per la prima volta questa iniziativa - commentano i docenti organizzatori Gaetano Zanghirati e Carlo Giannelli - perché il tema della sicurezza informatica è sempre più strategico nelle vite quotidiane e nell'organizzazione aziendale, come si apprende quotidianamente dai media. Lavorare non sono con i nostri studenti, ma anche con ragazzi brillanti che provengono dalle scuole superiori, ci permette di allargare i nostri orizzonti e coinvolgere sempre di più le giovani generazioni sensibilizzandole su questi temi".