Operazioni automatizzate di video sorveglianza, ispezioni e monitoraggio.

Francesca Lorenzoni - Laurea in Matematica - Impiego attuale (2014): Start-up nel campo della video sorveglianza automatizzata

Francesca LorenzoniLa scelta di iscrivermi a Matematica non è stata diretta per me. Inizialmente ho pensato a cosa mi avrebbe dato un lavoro sicuro (continuare a lavorare nella farmacia dei miei genitori) e mi sono iscritta alla Facoltà di Farmacia. Dopo pochi mesi avevo capito che qualcosa non andava. La matematica e l’informatica mi avevano appassionata da sempre, ma la matematica aveva quel fascino in più… E a Farmacia era la materia che seguivo con più passione. Una mattina, mentre mi recavo a lezione e per l’ennesima volta fissavo il cartello che mi indicava il Dipartimento di Matematica, ho deciso: dovevo giocarmi tutto e studiare quello che mi appassionava davvero. All’inizio non è stato facile, ci ho messo un po’ di tempo a capire quale fosse il metodo di studio adatto a me, ma una volta trovato quello tutto è diventato più “facile” e mi sono messa in pari recuperando i mesi persi. Non me ne sono mai pentita: era la strada giusta.

L’ingresso al mondo del lavoro non è stato come me l’aspettavo. Avevo escluso fin dall’inizio banche e assicurazioni, perché non mi ero mai interessata alla finanza e preferivo trovare un lavoro più legato all’informatica e al web. Mentre studiavo ero convinta che nel mondo del lavoro i matematici fossero ricercati. Meno di un mese dopo la laurea, ho capito che in Italia (e a Ferrara) non è affatto così. Un po’ perché la situazione del paese non è delle migliori e un po’ perché le aziende cercano figure più specifiche e non si rendono conto del vero potenziale che possono portare i matematici.

La mia prima esperienza è stata a Bologna. Un contratto di collaborazione occasionale, che mi hanno proposto di rinnovare di mese in mese, trovato più grazie all’esperienza come Google Quality Rater (fatta mentre studiavo) che grazie alla mia laurea. Dopo meno di 10 giorni mi sono licenziata: l’unico motivo per cui ero stata assunta era cercare di estrapolarmi informazioni riservate riguardo il funzionamento di Google.

Sono poi stata assunta per un tirocinio post laurea presso un’altra grande azienda di Bologna, per occuparmi di Web Marketing. Anche qui l’impatto non è stato dei migliori. Il secondo giorno di lavoro la mia responsabile mi ha detto: “Da domani andiamo tutti in cassa integrazione, ti consiglio di tenere gli occhi aperti e di iniziare a cercare un altro lavoro”. E ho capito subito che il mio posto (come quello di altri neolaureati lì dentro) era uno di quelli venivano tenuti da ruotare ogni 6 mesi con tirocinanti sempre nuovi, da pagare poco. Ho quindi iniziato a cercare subito un altro posto, cercando di riavvicinarmi a Ferrara, e dopo pochi mesi sono stata assunta da un’agenzia digitale, inizialmente con un tirocinio post laurea e poi con un contratto di apprendistato. Lì ho svolto compiti diversi, dall’organizzare corsi di formazione allo svolgere analisi sui siti dei clienti, ed ho iniziato ad appassionarmi alla digital analytics, un lavoro che mi permette di conciliare l’amore per la matematica alla passione per il web. Man mano che iniziavo a crescere però mi sono resa conto che quello che avevo non mi bastava più. Volevo qualcosa che mi appassionasse davvero, e nello stesso tempo avevo voglia di un’esperienza all’estero. Non l’avrei mai preso in considerazione prima, ma dopo aver capito cosa c’è a Ferrara e cosa c’è fuori da Ferrara (e dall’Italia), ho deciso di seguire la strada che mi avrebbe portata ad una maggiore crescita professionale, anche se lontano da casa.

Così è nata, in collaborazione con altri tre ragazzi italiani, la mia azienda, Archon. Ci occupiamo di operazioni di video sorveglianza, ispezioni e monitoraggio, effettuate in modo completamente automatizzato con l’utilizzo di UAVs. In particolare il nostro software fornisce al cliente un video streaming in real-time delle telecamere presenti sui droni, e collabora con i sistemi di allarme pre esistenti per garantire una sicurezza maggiore. I primi fondi per portare avanti l'idea ci sono stati dati da un progetto governativo chiamato Start-up Chile. A gennaio 2014 mi sono quindi trasferita a Santiago ed ho iniziato a lavorare nella mia azienda a tempo pieno. Una start-up ti spinge a crescere molto velocemente e a sviluppare conoscenze a 360 gradi, ma in particolare il mio compito è quello di studiare la pianificazione e il coordinamento delle traiettorie e di ottimizzare le strategie di volo. Questo campo mi ha permesso di riprendere in mano moltissimi degli argomenti studiati all’università e di impararne di nuovi. Svolgendo questo lavoro, conoscendo altre aziende e approfondendo le mie conoscenze con ulteriori corsi, ho capito quanto la matematica sia presente e necessaria in moltissime realtà imprenditoriali e quanto venga applicata nei campi più diversi.

Forse in Italia meno che in altri stati, ma ho capito che le applicazioni della matematica nel mondo del lavoro ci sono. Bisogna solo cercarle, e avere il coraggio di andare anche lontano da casa per raggiungerle.

Adesso la mia esperienza in Cile è quasi terminata, e tra 2 settimane torno in Italia per proseguire il lavoro. Il futuro della mia azienda, come quello di qualunque start-up, è impossibile da prevedere; ma, indipendentemente da quello che seguirà, sono davvero soddisfatta di aver intrapreso questo nuovo percorso e soprattutto sono sempre più soddisfatta della mia scelta di aver studiato matematica. Le basi che dà sono fondamentali e gli anni di studio permettono di acquisire tutti gli strumenti necessari per saper risolvere problemi e affrontare le sfide quotidiane del mondo lavorativo.

Francesca Lorenzoni