Statistiche occupazionali nazionali e internazionali

SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR
PREVISIONI DEI FABBISOGNI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI IN ITALIA A MEDIO TERMINE (2019-2023)
SCENARI PER L’ORIENTAMENTO E LA PROGRAMMAZIONE DELLA FORMAZIONE

 

- Dal report Unioncamere 2019 sui fabbisogni occupazionali previsti per il periodo 2019-2023, pubblicato a marzo 2019, emerge che per i laureati del gruppo scientifico-matematico-fisico si prevede una carenza di offerta. «La difficoltà di reperimento è destinata a diventare più accentuata, in quanto tende a crescere il numero delle persone ricercate (ipotizzando che rimanga invariata la tipologia dell’offerta)». Di contro già nel 2018 la capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici e informatici viene ritenuta necessaria dalle imprese per esercitare la professione, ritenute e-skills rilevanti e trasversali a sempre più professioni.

 

La “Digital Trasformation” e l’Ecosostenibilità avranno un peso determinante nel caratterizzare i fabbisogni occupazionali dei diversi settori economici, arrivando a coinvolgere circa il 30% dei lavoratori di cui imprese e Pubblica Amministrazione avranno bisogno nei prossimi 5 anni. In particolare, si stima che imprese e PA ricercheranno tra circa 270.000 e circa 300.000 lavoratori con specifiche competenze matematiche e informatiche, digitali o connesse a “Industria 4.0”. Fra le figure professionali emergenti maggiormente richieste sul mercato ci saranno gli esperti nell’analisi dei dati, nella sicurezza informatica, nell’intelligenza artificiale e nell’analisi di mercato. Le nuove professioni emergenti in questo campo saranno quelle del Data Scientist, Big Data Analyst, Cloud Computing Expert, Cyber Security Expert, Business Intelligence Analyst, Social Media Marketing Manager, Artificial Intelligence Systems Engineer. La ricerca di competenze digitali non sarà confinata alle aree funzionali “tecniche” (Information technology, Progettazione e Ricerca e sviluppo), ma sarà sempre più presente anche nelle altre aree: quella amministrativa, le risorse umane, i servizi generali e le funzioni di staff. Oramai a oltre 9 profili su 10 è associata la richiesta di competenze digitali. Le indagini Excelsior hanno evidenziato come le imprese facciano molta fatica già oggi a trovare candidati con competenze digitali. Oltretutto – e questo è il tema più critico – le difficoltà nel reperire i candidati dipendono non solo da una insufficiente offerta quantitativa, ma anche da non adeguati livelli di preparazione, riconducibili anche a carenze del sistema formativo.

 

*Tassi di fabbisogno: fabbisogno/stock (in valori%)

 

Per quanto concerne la domanda di professioni e formazione, a fronte di una crescente domanda di competenze digitali da parte delle imprese, in ogni tipo di settore

si registra una certa incapacità del sistema formativo a fornire le competenze tecniche necessarie. Mentre infatti per le competenze informatiche più elevate (quelle che richiedono una laurea) le imprese segnalano che la difficoltà di reperimento dipende più dalla scarsità che dall’inadeguatezza dei candidati, per le competenze medie (per le quali è richiesto un diploma secondario o post- secondario) per il 25% delle entrate programmate la difficoltà di reperimento è imputabile alla inadeguatezza dei candidati. A livello territoriale, si evidenziano difficoltà di reperimento particolarmente elevate soprattutto nell’ambito della ripartizione territoriale del Nord Est.