Organizzazione

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Gli insegnamenti matematici nell’Università di Ferrara iniziano con la fondazione dello Studio nel 1391, all’interno della Facoltà di arti e medicina. Il curriculum comprendeva allora letture in matematica e astronomia, che passavano dallo studio di testi quali gli Elementi di Euclide, la Sfera del Sacrobosco e le Tabulae astrologiae di Giovanni Bianchini che, dal Quattrocento, diventa un’opera di riferimento.
Nella seconda metà del Cinquecento, si distinguono come lettori di matematica Torquato Tasso e Francesco Patrizi.
Da fine Seicento, l'insegnamento della matematica è affidato a gesuiti, tra cui Francesco Lana Terzi e Ippolito Sivieri, fino a Gianfrancesco Malfatti, la cui fama si estende a livello europeo.
Soppressa nel 1802, l'Università riapre nel 1815 con la restaurazione pontificia, e diventa Università libera con l’annessione al Regno d’Italia. Tra i docenti della seconda metà dell’Ottocento, si ricordano Luigi Calzolari, Filippo Borgatti, Francesco Severi e Ugo Amaldi. Pietro Burgatti assume la cattedra di meccanica razionale nel 1913, seguito da Dario Graffi.
La riforma Gentile del 1923 completa i Corsi di matematica e, nel 1925, Gianna Calzolari diventa la prima donna laureata. Angelo Tonolo, Annibale Comessatti e Margherita Beloch sono altri docenti di rilievo di quel periodo.
Dopo la seconda guerra mondiale, l'Università si sviluppa rapidamente con un Istituto matematico consolidato. Tra i docenti spiccano Giuseppe Zwirner, Lamberto Cattabriga, Roberto Magari, Mario Miranda, Adalberto Orsatti, Marziano Marziani, Mario Fiorentini e Luciano Biasini.
Nel 1985, l’Istituto diventa Dipartimento di Matematica, e nel 2015 si trasforma in Dipartimento di Matematica e Informatica, offrendo corsi triennali e magistrali, e un dottorato di ricerca.
Dal 2023, attiva un corso di Laurea magistrale in Intelligenza Artificiale, Data Science e Big Data.
Gli Annali dell’Università di Ferrara - Scienze matematiche sono ora una rivista internazionale pubblicata da Springer.